di Claudio Barnini
SOSTENIBILITÀ
La sfida vincente del futuro
CLAUDIO BARNINI, laureato in Scienze Politiche presso la Sapienza di Roma con indirizzo Politico-Internazionale, è un giornalista professionista dal 1991 e ricopre il ruolo di Caporedattore presso l’Agenzia Giornalistica Repubblica, dove si focalizza principalmente sul settore sanitario-farmaceutico. È altresì autore di libri divulgativi di ambito scientifico: nel 2015 ha pubblicato “Il diabete vede te, tu non vedi il diabete”; nel 2016 “Bpco, se la riconosci la curi meglio”; nel 2017 “Acromegalia, fermiamo la crescita”; nel 2018 “Sma, il racconto di una rivoluzione”; nello stesso anno, “Glaucoma, apriamo gli occhi sulla malattia”, “Vivere con la malattia, le donne si raccontano”; nel 2019: “Malattie rare, i nostri figli si raccontano”; e nel 2020: “Duchenne. Cambio di paradigma: dalla terapia farmacologica alla terapia centrata sulla persona”. Nel 2021, in collaborazione con Mason&Partners, ha pubblicato “Donne Controcorrente Cronache di leadership femminile” e “Da Ippocrate a Bill Gates – Come la tecnologia ha cambiato la medicina”.
L’autore affronta un tema di particolare interesse e attualità con un approccio divulgativo, rendendo accessibili anche a chi non è esperto nel settore i concetti spesso tecnico-economici-finanziari e giuridici. Un elemento fondamentale nella sua scrittura è l’utilizzo dello storytelling di aziende quali Atos, Daiichi-Sankio, General Finance, Green Arrow Capital, Inalca, Grunenthal, Incico Spa, la Cantina dei Ciliegi, Marr, Kew Tecnology e Windtre. Attraverso interviste con i CEO e/o manager di queste aziende, vengono evidenziate le migliori pratiche relative agli ESG.
La finanza e movimenti d’opinione come “Friday for Future”, i 17 obiettivi fissati dall’ONU e la crisi pandemica hanno posto al centro delle agende di tutti gli operatori di mercato il tema della sostenibilità. In questo periodo, si è parlato più che mai di sostenibilità, e parole come responsabilità, collaborazione e condivisione hanno acquisito un nuovo significato. A questi concetti si sono aggiunti termini come trasparenza, coerenza e impatto, che appaiono sempre più frequentemente nei discorsi delle persone, nei siti delle imprese e nei documenti politici.
L’Autore sostiene che la sostenibilità si basa sul principio di “creazione di valore” e non è un processo statico legato solo all’offerta materiale. Il valore di un’impresa si riflette nell’impatto ambientale dei suoi prodotti, nel benessere dei suoi dipendenti, nel rispetto dei diritti umani all’interno e all’esterno del luogo di lavoro, nonché nell’innovazione in termini di sostenibilità. La misurazione di questo valore oggi comprende indicatori che fino a qualche decennio fa sarebbero stati impensabili, trasformando aziende e consumatori in protagonisti di una rivoluzione tangibile che avrà effetti duraturi anche nel campo politico.
Il rapporto tra azienda e consumatore si traduce in un’identità di intenti che riguarda non solo l’ambito ambientale, ma anche questioni etiche. Concetti come inclusività, rispetto delle minoranze e dei lavoratori, e gli impatti sociali e territoriali della produzione costituiscono la base dell’alleanza con il consumatore, creando fiducia e fedeltà al marchio. Un esempio evidente di questo approccio è rappresentato dagli spot di Amazon: la multinazionale statunitense, spesso oggetto di critiche per la sostenibilità ambientale e i diritti dei lavoratori, ha recentemente posto l’accento sui lavoratori, soprattutto sulle minoranze, e sui progetti legati alle energie rinnovabili. Invece di promettere sempre prezzi bassi, Amazon si dimostra intenzionata a condividere i valori dei consumatori e a metterli in pratica.
Dopo aver esaminato il saggio, emerge la conclusione che la disciplina della sostenibilità non è un’occasione formale, ma contiene elementi rivoluzionari e complessi. Essa rappresenta una sfida da affrontare, simile alla collina evocata poeticamente da Amanda Gorman nei suoi versi “The hill we climb”. Come quella collina, che veniva scalata dopo uno dei periodi più oscuri della storia americana recente, anche la sfida della sostenibilità può essere superata con successo, portandoci verso un futuro migliore.
In questo contesto, diviene chiaro che la sostenibilità non può prescindere dal consenso sociale e dall’ambiente in cui opera l’impresa. Quando un’azienda intraprende un percorso sostenibile, deve costantemente valutare e migliorare la qualità delle relazioni con i suoi stakeholder. Questo approccio è ben documentato nelle storie delle aziende citate in precedenza.
Il saggio rappresenta un prezioso strumento da includere nella cassetta degli attrezzi di coloro che si occupano di impresa, finanza, economia e compliance. È un’opportunità da non lasciarsi sfuggire!
Buona lettura.