Premessa
La legge di bilancio 2020 L. 160/2019 ha introdotto, per il periodo d’imposta 2020 un credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, transizione ecologica e digitale design e ideazione estetica. La misura si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in attività sensibili per lo sviluppo di impresa e tipicamente ad alta intensità di capitale investito.
I destinatari
La misura agevolativa si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Come da prescrizione ormai consolidata, la fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Attività ammissibili
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12% (20% dal 2021) delle spese agevolabili.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% (10% dal 2021) delle spese agevolabili, ovvero in misura pari al 10% (15% dal 2021) delle spese agevolabili in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare o del paradigma 4.0.
Per le attività di design e ideazione estetica finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti) il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% (10% dal 2021).
Tipologia credito Misura
Legge di Bilancio 2020 Legge di Bilancio 2021
Ricerca e sviluppo 12% (max 4 Ml€) 20% (max 4 Ml€)
Innovazione tecnologica 6% (max 1,5 Ml€) 10% (max 2 Ml€)
Design e ideazione estetica 6% (max 1,5 Ml€) 10% (max 2 Ml€)
Innovazione tecnologica per transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 10% (max 1,5 Ml€) 15% (max 2 Ml€)
Le spese ammissibili
Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
a. spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo
b. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo
c. spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
d. quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale
e. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta
f. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
Attività di innovazione tecnologica:
a. spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa
b. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica
c. spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta
d. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta
e. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.
Attività di design e ideazione estetica:
a. spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell’impresa nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta
b. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, compresa la progettazione e realizzazione dei campionari
c. spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta
d. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative ammissibili al credito d’imposta
e. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attivita’ di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta.
Il credito d’imposta per R&S nelle regioni del Sud
Il credito d’imposta R&S nelle regioni del Mezzogiorno è incrementato per investimenti in strutture produttive localizzate nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (regioni del Mezzogiorno); Lazio, Marche e Umbria (regioni del centro-Italia colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017). L’obiettivo è quello di incentivare più efficacemente, in tale ambito territoriale, l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in R&S, inclusi i progetti di R&S in materia di Covid-19. I commi 185–187, articolo 1, L. 178/2020 hanno prorogato per il 2021 e 2022 il credito d’imposta R&S potenziato con un ambito territoriale circoscritto alle sole regioni del Mezzogiorno.
Le attività di R&S direttamente afferenti a strutture produttive localizzate nelle regioni del Mezzogiorno dunque godono, per i periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022, delle seguenti aliquote maggiorate:
– 25% per le grandi imprese, che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro;
– 35% per le medie imprese che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro;
– 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
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