Stefano Zamagni è professore di Economia politica presso l’Università di Bologna. Si è occupato di modelli di razionalità economica e ha in particolare approfondito lo studio dei comportamenti economici non interessati, fino a formulare i princìpi di una «economia civile». Tra i principali esperti di politiche migratorie e di economia del terzo settore, ha studiato inoltre le implicazioni delle politiche familiari per il welfare, giungendo a elaborare proposte di politiche sociali non basate sulla dipendenza e l’assistenza. Tra le sue pubblicazioni: L’economia del bene comune(Roma 2007); La cooperazione (con V. Zamagni, Bologna 2008); Avarizia. La passione dell’avere (Bologna, 2009); Per un’economia a misura di persona (Roma 2012); Famiglia e lavoro. Opposizione o armonia? (con V. Zamagni, Roma 2012); Impresa responsabile e mercato civile (Bologna 2013); Mercato (Torino 2014); Prudenza (Bologna 2015); L’economia civile (con L. Bruni, Bologna 2015).
Il saggio di Zamagni affronta il mutamento del concetto tradizionale di responsabilità nella società d’oggi, che è inadeguato a raccogliere le sfide della società contemporanea.
Ognuno di noi non è solo responsabile di ciò che fa ma anche di ciò che non fa pur potendolo fare, per esempio in materia di tutela dell’ambiente e della salute.
Questa seconda nozione, che nel futuro potrà prendere il sopravvento, considera la responsabilità come prendersi cura e l’economia come valorizzazione della sostenibilità.
L’autore con il suo saggio accarezza il lettore e lo rende partecipe di un ragionamento complesso ma reso accessibile grazie ad una semantica priva di barocchismi retorici e di deittici anaforici ad effetto.
Tanti i collegamenti ai classici della filosofia tra cui: “Repubblica” di Platone, “Etica nicomachea” di Aristotele, “Ricerca sui principi della morale” di D. Hume e “Fondazione della metafisica dei costumi” di I. Kant ecc…
L’autore rivolge a se stesso e al lettore alcune domande, alle quali cerca di dare una risposta:
Che cosa significa oggi «essere responsabili»?
Se è relativamente facile rispondere quando è questione di comportamenti dei singoli, le difficoltà sorgono quando entrano in gioco azioni che riguardano la collettività.
Chi è, ad esempio, responsabile delle disuguaglianze crescenti, della disoccupazione, della povertà, dei disastri climatici?
E che cosa accadrà nella società dei big data e dei social network, dove le smart machine potranno «pensare» e decidere?
Nel mondo iperconnesso e globalizzato ogni azione si carica di conseguenze non volute, e spesso neppure immaginate. Essere responsabili allora non è solo non fare il male – è questa la responsabilità come imputabilità – ma è agire per il bene e, nel mercato, adottare comportamenti che affermino la responsabilità come prendersi cura.
Evidenzia Stefano Zamagni come si sia consumata una cesura tra etica ed economia che obbliga ad un ripensamento dei valori e alla introduzione di una grammatica umana all’interno del mercato.
Una società intrappolata dal mito dell’ottimizzazione può e deve riscoprire il valore della fragilità, propria della condizione umana. Senza fragilità non c’è forza, così come senza fallimento non c’è innovazione. Le buone decisioni vengono dall’esperienza e l’esperienza viene dagli errori commessi.
L’errare è contrario all’ottimizzare, errare significa movimento, dinamismo imprevedibilità mentre ottimizzare significa risparmio, ripetizione, prassi, staticità.
L’etica di Stefano Zamagni traccia una metamorfosi dall’uomo ottimizzatore e inumano all’uomo equo e solidale, che si prende cura del prossimo e dei beni della realtà in cui vive assumendo sulle proprie spalle il peso della responsabilità, quasi nella accezione latina res – pondere: portare il peso.
Tutto si può dire tranne che si tratti di una lettura pesante, al contrario, è come viaggiare su un vagone ferroviario in prima classe e godere della bellezza del paesaggio, l’Autore ci invita a costruire la speranza di un futuro migliore partendo da una parola fondamentale: responsabilità.
Un grandissimo regalo da parte dello stesso autore che ci beneficia della Sua apprezzatissima amicizia. Buona Lettura da RennaStudioLegale!
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Co-fondatore di Renna Studio Legale - Avvocato Cassazionista - Corporate Ethics & Compliance Specialist - Lead Auditor ISO 9001- 37001 - 19011. E' partner 24 ore avvocati - Esperto di diritto degli appalti - Già Cultore della materia di diritto Amministrativo e componente commissione di esami - Università degli Studi "A. Moro" Bari - Facoltà di Economia e Management - Componente di Organismi di Vigilanza e Controllo ex D.lgs. 231/01 e ISO 37001 di società italiane e straniere.
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